sabato 31 gennaio 2015

Considerazioni sulla morte di Dario Desiglioli



A un giorno dal suo funerale, abbiamo deciso di dire qualcosa anche noi a proposito di Dario Desiglioli, il trentacinquenne di Cervo che si è tolto la vita lunedì scorso. Avevamo scelto il silenzio, ma dopo quanto si è venuto a sapere in questi giorni, abbiamo deciso di romperlo. 
Ai più che non lo conoscevano personalmente, Dario era noto soprattutto per la sua attività di blogger e, per riassumere in una parola, di "creativo". Era l'amministratore di "servellu" un blog locale che si occupava dei "problemi" del golfo dianese, ma anche di "negroski" che spaziava a livello nazionale. Con la stessa passione si occupava di musica alternativa e indipendente, organizzava concerti e altri eventi, perlopiù in ambito musicale, ma è con il blog locale che criticava gli amministratori pubblici di Cervo, San Bartolomeo al Mare e Diano Marina "incappando anche in qualche querela per diffamazione" (La Stampa, 29-1-2015). 
A noi aveva colpito soprattutto la causa persa - al primo round - contro 11 vigili urbani di Diano Marina che lo avevano querelato per diffamazione avendo egli scritto in un post, riguardo loro, "pirla senza spina dorsale" (per leggere la storia cliccare qua) perché ci sembrava esagerato querelare qualcuno per una leggerezza del genere. E, ovviamente, ci ha colpito la sua morte. 
Come abbiamo detto all'inizio di questo post, lo conoscevamo solo attraverso il web, quindi non possiamo sapere cosa lo abbia spinto a compiere quel gesto estremo. Leggendo qua e là abbiamo capito che una cosa del genere non se la sarebbero aspettata né gli amici più intimi, né la mamma e quando abbiamo appreso la notizia, la prima cosa che abbiamo pensato è stata: "Questa notte qualcuno non riuscirà a dormire e non per il dolore" perché abbiamo la mente distorta e non ci fermiamo alle apparenze. Cosa ci faceva pensare a questo? Di primo acchito il fatto che lui fosse uno che dava fastidio a qualcuno e che non abbia retto la pressione delle querele.
Nel suo ultimo post del 21 gennaio scriveva del Bar Roma di Diano Marina e del suo strano dehor che cambiava dimensioni a seconda di chi era al comando dei Vigili della città e nel suo ultimo tweet del 24: 



Non si tratta solo di questo: a un post del 16 gennaio scorso dal titolo "AAA Opposizione cercasi" (per leggerlo cliccare qua) si leggono due commenti che, alla luce dei fatti, fanno venire i brividi. 
Un certo signor Anonimo alle 20.17 scrive: 


 e il giorno 20, alle 10,53: 


(Lord Ciccio è il soprannome che Dario si dava nel blog, nda)
Potrebbe trattarsi di un buontempone, ma crediamo che una verifica della Polizia Postale non ci starebbe male. E siamo convinti che la mamma di Dario la richiederà perché da una intervista pubblicata oggi su Imperiapost (clicca qua per leggere) si evince che la signora vuole vederci chiaro e racconta di un episodio capitato a suo figlio il sabato prima del suicidio: dopo essere uscito dal Babilonia, lo spazio autogestito di Cervo proprio dove ieri c'è stato il funerale, i carabinieri lo hanno inseguito fin sotto casa, lo hanno fatto scendere dall'auto e lo hanno portato in caserma, dove ha passato la notte e, a quanto dice la madre, non è stato trattato con i guanti. 
Siamo così venuti a sapere che a Dario tempo fa era stata tolta la patente per via dell'etilometro, che recentemente l'aveva ripresa e ora, forse, stava per riperderla. A conferma di ciò, il suo avvocato, Mario Giribaldi dichiara:
"Sapevo che avevano fermato Dario. Perché abbiano fermato proprio lui quella sera non lo so. Ma so che per tutti i problemi delle patenti precedenti c'era stato un comportamento ultra vessatorio da parte della commissione medica nei suoi riguardi".
E la madre dice che in quella lettera di quattro pagine scritta da Dario prima di suicidarsi è spiegata la storia delle patenti e che vuole pubblicarla, una volta riavuta indietro, visto che dalla casa di Dario gli investigatori hanno portato via computer e lettera e c'è da augurarsi che sua madre possa riaverli indietro integri. 
Ci auguriamo anche che il suo blog sia mantenuto in vita in modo da poter essere consultato da chiunque in qualsiasi momento e saremo lieti di ripubblicare la lettera nel caso sua madre la pubblicasse da qualche parte. Quello dei blogger che si occupa del sociale è un hobby faticoso e l'impegno di Dario non deve essere stato vano. Lui purtroppo ha ceduto, ma noi cercheremo di andare avanti, anche in suo ricordo, perché come ha scritto una sua amica su Facebook: "Le persone muoiono solo quando vengono dimenticate. Non ti dimenticherò mai amico mio" che ci ha ricordato una frase dalla serie TV "Remember me": "I've always liked the idea that you never really die as long as somebody remembers you".

4 commenti:

  1. Grazie per la testimonianza, Nicoletta. Il tuo ragionamento non fa una piega, bisogna resistere, ma è dura e lo è ancora di più se si è soli. Il discorso è lungo, ma preferiamo fermarlo qua.

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  2. A questo punto, forse, non si è nemmeno suicidato... E potrebbe anche essere omicidio!

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  3. http://www.imperiapost.it/91077/caso-desiglioli-aperta-uninchiesta-la-procura-faremo-tutto-il-possibile-per-accertare-la-verita-sullaccaduto-i-dettagli si indaga

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