Desiglioli: trapelano e si pubblicano notizie false

Avete fatto caso come certi giornalisti dicano una cosa oggi e un'altra diversa, domani? Noi sì perché gli articoli che ci interessano li ritagliamo e li conserviamo con cura. Si vive in un mondo in cui, purtroppo, domani la notizia sarà già vecchia e chi le diffonde non riflette a sufficienza o non valuta ciò che "trapela" o "filtra", anche se ci viene un dubbio fortissimo e cioè che a sua volta il giornalista sia vittima di chi filtra e/o fa trapelare certe notizie. Ci riferiamo, chi ha letto Il Secolo XIX e La Stampa di oggi lo sa, al caso del suicidio di Dario Desiglioli. Secondo quanto abbiamo letto, e secondo quanto "trapelato" dai vertici provinciali dell'Arma, la sera prima di farla finita, Desiglioli era stato fermato perché "La sua auto procedeva a zig zag. Dai verbali, «in modo irregolare»" (Il Secolo XIX, 1-2-2015). A smentire ciò che è trapelato/filtrato dai suddetti vertici e finito sia su La Stampa che sul Secolo XIX, è proprio Mario Giribaldi, l'avvocato di Desiglioli in una dichiarazione rilasciata a Imperiapost:

"Non risulta che sia mai stata contestata nella descrizione del fatto dai Carabinieri. Non vi è proprio traccia di una descrizione simile negli accertamenti dei Carabinieri. Procederemo quindi con le indagini con tutta la serenità possibile del caso per capire come siano andati realmente i fatti". (Per leggere l'articolo cliccare qua)

Provate a trarne delle conclusioni. Spingetevi pure in là con la fantasia: spesso la realtà va oltre. Purtroppo nella nostra simpatica città siamo stati abituati male fin da piccoli: certe indagini venivano archiviate più in fretta del previsto, ci si metteva una pietra sopra e via. E' una città che ha poteri occulti inimmaginabili ed è proprio perché è piccola e omertosa che le cose vanno come vanno. 

Ci auguriamo che le promettenti giovani leve di giornalisti (Selena Marvaldi e Mattia Mangraviti a Imperiapost, Francesco Li Noce a Sanremonews e altri che leggiamo con attenzione), non si facciano intimorire, non si vendano e continuino a scrivere la verità senza fare sconti ad alcuno.